Giornata Verde 2004
 

Giornata verde tra le colline di Buttrio tra ambiente, storia e cultura.

Venerdì 7, sfidando le previsioni del tempo che promettevano una giornata di piogge intense, un folto gruppo di ragazze e ragazzi dell’Ipsia G. Ceconi ha partecipato ad una giornata verde sulle colline di Buttrio, la città del vino.

La gita voleva dimostrare che non è necessario affrontare lunghi viaggi faticosi e nemmeno investire grossi capitali per divertirsi e passare assieme dei momenti da ricordare.

Di buon mattino siamo arrivati a Buttrio, sfruttando il trasporto pubblico, e siamo stati accolti da Veronica e Stefano dell’associazione “L’Officina delle Idee” di Udine, che ci hanno aiutato ad organizzare la giornata, e dopo l’introduzione alle attività presso la sala della Villa Di Toppo- Florio,  il gruppo si è diviso.

Alcuni hanno visitato il Museo della Civiltà del Vino dove, con grande passione, il direttore Geremia Nonini ha illustrato il materiale etnografico testimone dell’antica vocazione della città di Buttrio per la vitivinicoltura e gli attrezzi preziosi per ricordare la fatica e la passione con cui i contadini hanno coltivato la vite e prodotto il vino nel corso dei secoli mentre altri  hanno imparato a conoscere le numerose essenze arboree del parco archeologico della Villa, uno dei più importanti d’Italia.

Un gruppo è stato accompagnato a scoprire i segreti dei reperti acheologici provenienti dall’antica Aquileia e voluti dai proprietari per renderla unica e nel frattempo un altro  si è incamminato lungo le colline attraverso un percorso-natura tratteggiato su una carta da orienteering, in compagnia di un esperto che spiegava passo passo le caratteristiche del territorio, aiutandoci a riconoscerne ogni mutamento,  a seguire il verso di piantagione delle viti,  salendo dolcemente, senza fretta fino alla chiesetta del castello.

La mattina, immersi in un paesaggio così dolce, è passata velocemente mentre ogni gruppo si confrontava  con tutte le attività,  ma tutti tenevano sotto controllo il cielo dove le nuvole si rincorrevano veloci e sempre più minacciose, incuranti del fatto che  oramai siamo in maggio.

Eravamo piuttosto preoccupati, non sapevamo se ce l’avremmo fatta a rimanere asciutti fino alla fine però eravamo ottimisti e non volevamo che la pioggia ci rovinasse il divertimento: all’una eravamo tutti sotto il tendone che aveva appena ospitato la Fiera Regionale dei Vini, seduti ai tavoli per il pranzo, al riparo.

E proprio in quel momento gli elementi della natura si sono scatenati ed ha comnciato a piovere, con violenza, senza fermarsi un attimo. Allora abbiamo deciso di contrastare il rumore dei tuoni con la musica ed è stata un’idea fantastica!  La musica a bomba ed il rumore della pioggia si mescolavano e ci siamo messi a ballare e cantare assieme ai prof. mangiando e bevendo quello che ci eravamo portati: un bell’impegno perché gli zaini erano pieni fino a scoppiare.

Verso le due ci siamo calmati perché ci aspettava il clou della giornata: il signor Dorigo aveva  accettato di farci compagnia tenendo una vera e propria lezione, con  tre vini di sua produzione per un degustazione con tutte le regole.

L’idea della degustazione ci aveva gasato, pensavamo al vino e immaginavamo di tutto.

Mentre aspettavamo, sono stati preparati dei tavoli con bicchieri e spuntini salati e dolci per permetterci di gustare ogni vino senza mescolarne i sapori e poco dopo è arrivato il Sig. Dorigo,  il proprietario di una  azienda che avevamo visto nel corso della passeggiata mattutina, che ci ha parlato delle tradizioni enologiche di Buttrio e della cultura del saper bere.

Ci ha spiegato che il vino ci fa compagnia nei momenti di gioia ma deve essere trattato con lo stesso rispetto che si riserva agli amici e non bisogna abusarne: è stato piacevole ascoltarlo perché parlava del vino con la stessa tenerezza che si riserva ad una persona che ci è cara e che bisogna curare.

Mentre illustrava i tre vini preziosi che ci serviva, una Ribolla gialla profumatissima, uno Schioppettino corposo ed un Verduzzo dolcissimo che ci ha resi tutti più buoni, ha voluto farci capire l’importanza di conoscere la qualità del vino per saperlo apprezzare e consumare con competenza e moderazione.

E’ stata una folgorazione! Ci siamo ritrovati immersi in un’atmosfera irreale: c’era silenzio e concentrazione e noi, con il bicchiere in mano, sentivamo i profumi ed assaporavamo gli aromi ed eravamo consapevoli che un’opportunità simile capita a pochi, così mentre la pioggia continuava e cadere, abbiamo brindato assieme, per festeggiare il vino prezioso, un nuovo, caro amico. 

 

Ecco le foto della giornata......