La trasferta in Lazio

 

2 giorni del Terminillo

5 GIORNI D'ITALIA

Partenza venerdì 7 luglio alle ore 9 da Udine. Tutti puntuali a questa trasferta in autonomia della nostra società resa possibile da un nostro sponsor, la Contral di Treviso, che ha sostenuto le spese di trasferimento durante i 10 giorni in Lazio.

Partecipano i ragazzi e le ragazze delle categorie HD16-18 della Friuli Mtb & O:

Alessia e Ginevra Ciriani , Valentina e Gabriele Del Pin, Michele Bertoni, Giacomo Crucil, Marco Genuzio e Marco Rizzi.

L’aver anticipato di un giorno per evitare possibili code lungo l’autostrada, ci permette di partecipare a quanto di meglio possa offrire il panorama sportivo dell’orientamento in Italia in questo periodo: la due giorni del Terminillo che comprende la 3^prova del Trofeo Nazionale Centri Storici in programma l’8 luglio a Rieti e la 5^ prova di Coppa Italia domenica 9 luglio in cima al Terminillo. Successivamente ci sarà il trasferimento a Subiaco per partecipare alla 5 giorni d’Italia sui terreni e sulle carte che nel 2005 hanno visto la disputa delle finale della Coppa del Mondo di C-O. Attraverso i racconti di Janos Soter, il topografo di fiducia della nostra società  che ha disegnato quelle carte,  ci siamo immaginati belle faggete, altipiani di pascoli, una natura incontaminata. La realtà ha confermato i suoi racconti.

La prima meta di questa trasferta è un paese vicino a Rieti che abbiamo scoperto su internet: Contigliano. Vi è un ostello in una bella villa d’epoca. Ampie stanze, tutte affrescate, con sei posti letto a castello ciascuna. Davvero molto bello il paese, arroccato come tutti i borghi medioevali dell’Italia centrale, su un colle dalla cui cima si gode un bel panorama.

Sabato alle 15 inizia la gara del Trofeo Nazionale Centri Storici a Rieti e subito vengono alla ribalta Alessia Ciriani  e Marco Genuzio che vincono nelle categorie di appartenenza. Bene anche gli altri. Purtroppo Marco Rizzi si infortuna al ginocchio già malandato. Sarà condizionato da questo problema durante tutta la trasferta che comunque onorerà fino in fondo anche senza poter conseguire i risultati sperati. Non sarà l’unico malanno che subiranno ‘i Nostri’, Giacomo e, più seriamente, Michele, si infortuneranno alle caviglie.

Il giorno dopo c’è il trasferimento al Terminillo per la partecipazione alla 5^ prova di Coppa Italia. Si stabilisce il contatto con l’Erebus di Vicenza con il quale condivideremo l’alloggio a Subiaco, nel Convento di San Francesco che custodisce affreschi del Pinturicchio.

Al Terminillo riesce bene Marco Genuzio al secondo posto. Gli altri rispettano i risultati attesi.

Ma di seguito ecco la cronaca di Subiaco. Teatro della 5 Giorni d’ Italia 2006: i Monti Simbruini, in provincia di Roma. Il loro nome deriva dal latino “Sub-Imbribus”, montagne sotto le piogge. E se durante la Final World Cup 2005 di Ottobre l’origine è stata rispettata (una settimana di incessanti piogge), stavolta il Gruppo Orientisti Subiaco, la società organizzatrice, e le comunità locali si sono ripresi ciò che era mancato ad ottobre: il sole e le giornate stupende! Circa 850 atleti hanno corso tra le incontaminate faggete e gli interessanti percorsi della prima 5 Giorni in Centro Italia.



 

I TAPPA - MONTE LIVATA - 11 Luglio 2006

Giornata di sole cocente, arrivo all’ interno dell’ area parco giochi dell’ Anello, a 1200 m slm.
E’ arrivata l’ ora della verità per l’ Organizzazione: la macchina si avvia, pur se con qualche imprecisione, ma il bosco e i percorsi fanno la loro bella figura.

Il tracciatore è lo svedese Urban Gullberg.

Da subito gli atleti capiscono che questa sarà una 5 Giorni impegnativa, sia dal punto di vista tecnico che fisico. La prima tappa presenta per quasi tutti i percorsi una prima parte di gara tecnica, meno verso la fine, in zona arrivo, dove pendenze accentuate fanno la differenza.

Il terreno è la caratteristica faggeta di Monte Livata, con alta visibilità e ottima percorribilità lì dove non ci sono zone sassose a complicare la lettura della carta e la corsa.

 

II TAPPA: 12 LUGLIO - CAMPO DELLA PIETRA

Giornata bellissima e campo di gara tra i più belli del Centro Italia: l ‘ Altopiano di Campo della Pietra.

Zona Partenza su un crinale a picco sulla Alta Valle del fiume Aniene, con vista panoramica mozzafiato. Gara con punto spettacolo presso la zona arrivo per molte categorie: prima parte di gara da giocare sulle grandi forme del terreno, il resto tutto un navigare in una nuova zona molto dettagliata, ricca di piccole forme e zone sassose. Vicino l’ arrivo, un alternarsi di boschetti e radure, fanno da cornice all’ arrivo più bello di questa 5 Giorni: una distesa di verde immensa, depressioni e zone sassose a tratti, bosco tutt’intorno, sullo sfondo le montagne Abruzzesi a fare da orizzonte.

E’ il campo di gara più lontano tra tutte le 5 tappe, ma lo spettacolo che propone ripaga dalla fatica.

 

III TAPPA: 14 LUGLIO - ALTIPIANI DI ARCINAZZO

Non si poteva offrire solo lo spettacolo delle faggete: serviva un terreno che fosse in grado di stupire e di complicare la navigazione anche all’ orientista più bravo. E Altipiani di Arcinazzo (800 m s.l.m.) è stato il luogo più adatto. E chi poteva tracciare meglio se non Janos Soter, che per ben due anni ha lavorato al rilievo e al disegno di un posto così complesso e particolare. Vallette e colli, scarpate e muretti a secco, cespugli e verdi, tratti di bosco veloci e aree semi-aperte hanno fatto sì che la gara risultasse molto difficile e divertente.

 

IV & V TAPPA: 15 - 16 LUGLIO - CAMPO DELL’ OSSO (Livata)

Stesso arrivo e stessa partenza per le ultime due tappe e zona gara compresa tra i 1500 m e i 1700 m s.l.m.

La faggeta è quella di Monte Livata, i tracciati della IV tappa (anche WRE) di Simone Grassi e della V di Sergio Grifoni.

La fatica si è fatta comunque sentire, anche per gli atleti. Stiamo parlando delle ultime 2 tappe, non certo ultime in bellezza dei tracciati e difficoltà tecniche. Tracciati diversi ma entrambe le gare molto interessanti, con passaggio nel famoso “triangolo delle bermuda” (zona di depressioni e colline) e per le categorie più lunghe esplorazione di una delle zone più belle ed incontaminate di questa montagna.

Temperatura ideale e cornice di pubblico da grande evento.

Il rientro è stato rapido e senza intoppi, abbiamo lasciato Marco, che primo degli italiani si è classificato al terzo posto finale di categoria, con Fox alle premiazioni, il suo rientro sarebbe stato più veloce del nostro in furgone.

Non è stato solo un meeting sportivo, assieme alle gare abbiamo visitato Roma e molti centri storici dell’Italia centrale. Insomma una bella esperienza!

Da parte dell’accompagnatore un ringraziamento a tutti i ragazzi partecipanti per la serietà e il senso di responsabilità dimostrata. Per aver reso molto semplice il suo compito e aver reso possibili in futuro nuove altre trasferte.

 

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