Mountain bike e
orienteering, per farla breve Mtb-O. È la versione in bicicletta della
corsa a orientamento, la cui caratteristica fondamentale è percorre
esclusivamente le strade o i sentieri segnati sulla cartina di gara
infilata in un apposito leggio, senza mai tagliare per prati o boschi,
pena la squalifica.
generosa».

Tra le quattro forme di orienteering è senza dubbio
quella che più ha preso piede in Friuli negli ultimi tempi. Non è un caso,
dunque, se lo scorso anno lo scudetto di squadra campione d’Italia è stato
conquistato da una società di Tarcento, la Polisportiva Nordest. E non è
un caso neppure che a ottobre la una gara di Coppa del mondo,
evento mai prima d’ora ospitato in regione. Per saperne di più proprio
su questa manifestazione abbiamo parlato con Paolo Di Bert, il presidente
della Friuli Mtb & Orienteering che è a capo del comitato
organizzatore. Cominciamo dal nome che è stato dato a questa
competizione, ossia “Friuli Venezia Giulia 2003”. Come mai avete indicato
un intero territorio e non una singola località? «La sede
ufficiale della quarta e conclusiva tappa della Coppa del mondo 2003 di
Mtb-O è Cividale. Tuttavia, le gare e gli eventi collaterali in programma
da mercoledì 8 a domenica 12 ottobre toccheranno una decina di comuni
friulani, un fatto che abbiamo voluto enfatizzare battezzando la rassegna
con il nome della nostra regione. Del resto, chi pratica l’orienteering sa
quanto questa disciplina sia capace di coniugare l’attività sportiva con
la promozione ambientale, culturale, enogastronomica - in una parola
turistica - dei luoghi in cui si svolge». Com'è strutturata la
Coppa del mondo di Mtb-O? «La Coppa si disputa negli anni
dispari, dovendo lasciare gli anni pari al Campionato del mondo, e si
articola in quattro prove. Come già accennato prima, a noi spetterà
l’ultima, dopo quella di Roma ad aprile, e quelle di Sklarska Poreba, in
Polonia, e Pilsen nella Repubblica Ceca a settembre. Circa le squadre
nazionali, queste sono composte da sei atleti maschi e sei femmine, che
gareggiano il primo giorno in gara singola e il secondo nella
staffetta». Qual è, in dettaglio, il programma delle
gare? «La gara singola di Coppa si correrà venerdì 10 a
Buttrio, coinvolgendo pure i vicini comuni di Manzano e Premariacco,
mentre la staffetta verrà disputata il giorno seguente tra San Daniele,
Maiano e Ragogna. Essendo la tappa conclusiva della Coppa, il regolamento
internazionale prevede che al termine della staffetta spetti proprio a noi
allestire - accadrà in serata a San Daniele - la premiazione finale.
Prevede anche lo svolgimento di un allenamento per familiarizzare con il
territorio, per il quale la mattina di giovedì 9 si utilizzerà la cartina
di San Leonardo, completamente immersa nelle Valli del
Natisone». E gli eventi collaterali? «Sono tanti.
Giovedì 9, alle 18 ci sarà la cerimonia di apertura della manifestazione a
Cividale, che ospiterà la sera del giorno successivo una gara sprint di
corsa ad orientamento. Sempre giovedì 9, ma a San Pietro al Natisone, il
centro in cui alloggeranno tutte le squadre nazionali, avrà luogo un
interessante convegno sul doping, al quale parteciperanno esponenti di
tutte le nazioni iscritte alla Coppa del mondo, compresa l’Australia, a
cui sono già stati assegnati i Mondiali del prossimo anno. Domenica 12,
infine, sulla stessa cartina della staffetta di Coppa andrà in scena una
gara internazionale master di Mtb-O valida anche come prova conclusiva di
Coppa Italia. Per tutti gli ulteriori dettagli posso rimandare a un sito
internet appositamente realizzato per l’occasione:
www.mtbofriuli2003.info». Sul sito si parla anche di uno
special eventi a Udine... «Mercoledì 8 proveremo in anteprima
assoluta una nuova forma di orienteering, dal nome ori-tour, assolutamente
non agonistica e da praticare in città, dal momento che i punti di
controllo sono collocati in prossimità dei monumenti principali, di cui
viene data una breve descrizione sulla cartina. Siamo molto curiosi di
vedere come sarà accolta questa disciplina, dal momento che l’ori-tour ci
sembra il modo migliore per coniugare l’essenza dell’orienteering - che è
la capacità di orientarsi leggendo una cartina - con la scoperta dei
centri storici». C’è qualche atleta che riuscirà a tenere alti
i colori friulani nella due giorni di Coppa? «Sia in campo
maschile sia in campo femminile la squadra da battere è senza dubbio la
Finlandia. Subito dopo vengono Francia e Svizzera. Gli italiani non sono
stati ancora capaci di raggiungere livelli tecnici di primo piano e quindi
per ora devono accontentarsi di occupare le posizioni di rincalzo.
Ciononostante, credo che l’aria di casa farà bene a due azzurri che sono
friulani doc. Mi riferisco a Elvis Forabosco, da un paio di anni
accasatosi con una squadra veneta, e alla giovane Simona Falcomer, ancora
in forza alla Nordest Tarcento». Insomma, un programma
ricchissimo che vi impegnerà non poco... «Senza troppa
presunzione, posso dire che arriveremo preparati all’appuntamento. Le
cartine, veri e propri impianti sportivi per l’orientamento, sono pronte
da tempo, come da tempo si è instaurato con tutte le amministrazioni
locali un rapporto di grande collaborazione. L’unica amarezza è la scarsa
considerazione riservataci dagli uffici regionali dello sport. Non siamo
mai riusciti a parlare con l’assessore della precedente legislatura e
abbiamo avuto un’assegnazione assolutamente insufficiente per lo
svolgimento dignitoso di una gara di Coppa del mondo. Così, per poter
ospitare una delle manifestazioni internazionali più prestigiose del
nostro sport spiace constatare che dobbiamo ringraziare uno sponsor
privato del Veneto e non la Regione, che solo quando vuole sa essere
generosa. (m. ol)
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