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Mestri in bici
Un progetto svolto dai tecnici della Friuli Mtb & Orienteering in collaborazione con l'ACI e Despar
Con piacere pubblichiamo gli interventi dei nostri tecnici della MTB Gianni Scubla e Stefano Peruzovich a conclusione di un progetto di educazione alla condotta della bicicletta promosso dall'Aci di Udine.

Nell'educazione stradale è importante conoscere la segnaletica ed il comportamento c he occorre tenere lungo l'itinerario che si va a percorrere, sia su strade primarie  secondarie ciclabili e interpoderali. Gran parte dei ragazzi ha una buona conoscenza della segnaletica e del comportamento che devono tenere andando in bici ma, è anche vero (l'ho notato in tanti anni di corsi) che in quanto a destrezza,equilibrio,visuale del pericolo o, di come evitare un ostacolo all'ultimo momento, sono in difficoltà.

Abilità ed agilità la si riscontra in un numero molto basso di ragazzi se a ciò si aggiunge il mezzo (bici) non adatto a loro( troppo grande perche ereditato dal fratello maggiore, o in molti casi dal genitore) , per il ragazzo diventa difficile effettuare un percorso o itinerario per spostarsi in massima sicurezza.

Sarebbe opportuno anzi ritengo importante poter inserire almeno 2 ore per classe dedicate esclusivamente all'abilità di guida con semplici esercizi in modo che i ragazzi acquisiscano un minimo di sicurezza e consapevolezza dei loro limiti e capacità di guida.

Importante è la conoscenza del mezzo ; uso dei freni diventa fondamentale per rallentare ed arrestare il mezzo; la guida con un braccio( quando mi serve per indicare la direzione ); uso del cambio per utilizzare i rapporti più adeguati mi consente di percorrere le salite senza eccessivo

sforzo.

Nel progetto 2012 hanno aderito 4 scuole con diverse classi ; rispetto agli anni passati abbiamo avuto ragazzi provenienti da realtà diverse .

Ne è emerso che c'erano dei gruppi di ragazzi interessati ad apprendere più per se stessi che per portare la classe al raggiungimento del massimo punteggio ( Bearzi a parte dove ogni singolo si sentiva protagonista per il gruppo e stimolava il suo compagno e lo aiutava per raggiungere lo scopo ), con ciò affermerei che tali progetti possano riscontrare maggior interesse e successo nelle sez. delle scuole elementari in quanto i ragazzi vedono nella bici il loro mezzo di trasporto che gli accompagnerà per diversi anni .

Importante diventa l'acquisizione dell'abilità e destrezza ci tengo a sottolinearlo perchè un domani

quando avranno età per poter guidare le due ruote a motore scooter motorini dove i pesi sono maggiori le velocità pure , la reattività dovrà essere più elevata , ciò che avrò imparato con la bici 

mi tornerà utile . Destrezza in bici un domani diventa sicurezza in motorino

Gianni Scubla

 

 

Riflessioni sulle giornate di educazione stradale in alcuni istituti di Udine nell’ambito del progetto dell’Aci - Udine, sponsorizzato dalla Despar, in cui è stata coinvolta la Friuli Mtb per la parte tecnico- pratica in bicicletta.

 

Ai ragazzi non sembra vero che durante l’orario scolastico due persone vengano a parlare loro di “bici”: “ma cosa ci diranno mai, che non sappiamo già sulla bicicletta?!” Bene, in realtà bastano quindici minuti per vedere occhi sgranati e rendersi conto che di bici si potrebbe parlare ore intere e che poi, proprio tanto, non si sa. Il problema maggiore, comunque, non é tanto quello di non sapere cosa sia un pacco pignoni, piuttosto che una pedivella, ma scoprire che quasi nessun ragazzo abbia mai cambiato una camera d'aria od oliato una catena. Quando poi saliamo in bici, le cose diventano ancora più complicate: "paura" di cambiare rapporto, curve barcollanti, frenate al limite del ribaltamento. La bici, però, c'è l'hanno tutti. Ma allora?

Non basta avere la bici in garage, bisogna conoscerla, manutenerla, usarla! E qui i genitori hanno una parte importante affinché questo mezzo di trasporto, economico, ecologico, salutare, sia anche sicuro. Oggi, finalmente, piano piano, anche in Italia si sta incentivando l'uso di questo attrezzo, anche se non sempre nella maniera giusta; per questo bisogna abituarsi ad usarlo bene, sin da piccoli, cercando di ridurre i rischi di quello che, in particolare nelle città, dovrà, sempre più, diventare lo spostamento di tutti.

Presto capiamo quale sia l'interesse di questi ragazzi (in particolare di quelli di quarta e quinta elementare, per calare un pò verso la terza media), ne apprezziamo la buona volontà e vediamo la dimestichezza di chi, assieme ai genitori, la domenica usa le ciclabili.

E noi maestri? Li salutiamo contenti e certi che qualcuno di loro tornerà a casa, pomperà le ruote della propria bici e chiederà a papà e mamma: “pedaliamo?”

Stefano Peruzovich




Modificata da Presidente il 2012 10 13 Sat 17:37

Autore: Presidente
2012 10 07 Sun 23:12

Album fotografico: vai!

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