Anche la Friuli Mtb& O. era presente a Roma all’Assemblea per votare il nuovo Presidente e il nuovo Consiglio con i suoi dirigenti Paolo Di Bert, Aldo Genuzio e Paolo Sbrizzi. 10 i voti a loro disposizione nelle rispettive quote di rappresentante dirigenti, tecnici e atleti che sono andati al nuovo Presidente. In Consiglio sono inoltre presenti tutti i Consiglieri nelle rispettive quote da noi votati.
Siamo molto soddisfatti di una lunga trasferta iniziata alle due del mattino con partenza da Udine e conclusasi a mezzanotte con il rientro a casa. Compagni di viaggio oltre a noi dirigenti, Roland Pin dell’Orienteering Tarzo e Nicola Giovanelli del US Primiero (che a Udine svolge il suo dottorato di ricerca) dopo alcune tappe (con un trasferimento da Firenze a Roma sul Pullman dei delegati trentini) siamo giunti al Foro Italico a Roma dove, presso la Sala Congressi (Rossa) del Polo Natatorio del Foro Italico, hanno avuto luogo le operazioni di voto. Molto partecipata l’Assemblea con il 93% delle società presenti anche attraverso la delega.
Hanno votato in 112 società, 32 per i tecnici, 49 dirigenti.
Risultati:
503 Gazzerro (448 quota dirigenti, 40 atleti e 15 tecnici)
404 Falco (329 quota dirigenti, 58 atleti e 17 tecnici)
L'Assemblea Ordinaria Elettiva ha quindi eletto il nuovo Consiglio
Candidati in quota DIRIGENTI: eletti Frighetto, Galano, Giovanelli, Manarin, Mappa, Passante, Simoni
Candidati in quota ATLETI: eletti Pradel e Sbaraglia
Candidati in quota TECNICI: eletto Hueller
Si è respirata aria di fair-play fra i due candidati alla presidenza nei loro interventi e in quelli dei candidati consiglieri. Nella sua uscita di scena Sergio Grifoni, che continuerà ad avere incarichi a livello IOF, è apparso sobrio e moderato anche se non ha tralasciato alcuni temi che gli stavano a cuore e che spesso ha sottolineato nelle sue dichiarazioni in questi ultimi quattro anni.
La normativa dello Statuto per la votazione va rivista in quanto può far sorgere incertezze sul potere di voto dei consiglieri di Comitato: in un articolo dichiara senza diritto di voto il Presidente del Consiglio Regionale, in un altro ne esclude la partecipazione anche ai Consiglieri. Così tre consiglieri del Comitato FVG che si erano sobbarcati il viaggio dal Friuli a Roma si sono visti negata la possibilità di votare. La stessa situazione era comune anche ad altri delegati presenti. La decisione delle consigliere del Comitato del FVG è stata spiazzante per chi aveva loro negato la possibilità di esprimere il voto: hanno serenamente sottoscritto le dimissioni dal Comitato FVG e hanno ritirato le schede per esercitare il loro diritto. E’ un’ulteriore prova di come vada rimessa mano ai nostri Regolamenti che, articolati in modo contraddittorio, potrebbero essere applicati nelle norme più restrittive a Federazioni più numerose. Impedire ad un presidente, a un tecnico, ad un atleta di società di votare perché si è assunto l’onere di candidarsi per un organo territoriale dove le cariche si sovrappongono per far sopravvivere società e enti periferici appare un atto autolesionistico. Il Comitato (sia detto fra parentesi) senza la loro disponibilità non si sarebbe neppure potuto formare. Il nuovo Consiglio Nazionale ha un argomento in più su cui lavorare.
Ora il Friuli Venezia Giulia, da cui al nuovo Presidente e al nuovo Consiglio sono andati la quasi totalità dei voti, aspetta maggior attenzione per il lavoro che svolge.
Gli organi del precedente mandato non sono stati premiati perché hanno sottovalutato troppo quanto qui viene costruito con sacrificio e spesso ignorato solo perché gratuito e opera di volontariato.