Avete presente il comprensorio dell’Alta Valle del But?
Paluzza, Cleulis, Timau e dintorni? La Carnia offre in queste zone splendidi scenari montani, spesso incorniciati da cieli d’azzurro intenso dove l’aria è frizzante e l’ambiente incantevole. La pace e la serenità di questi luoghi sfuggono al baccano cittadino e accolgono i loro ospiti con semplicità ed entusiasmo. Riuscite a crederci? Fate ancora un passo in più....conoscete l’orienteering. La nostra disciplina ancora una volta è riconosciuta non solo come un’attività che affina le capacità individuali di orientamento e lettura della carta, ma come strumento per scoprire e conoscere un territorio nei suoi elementi naturali caratteristici, in modo approfondito.
L’orienteering è lo sport che prevede non soltanto lo sforzo fisico ma anche l’analisi delle proprie abilità al fine di operare scelte di percorso sempre più consapevoli e precise: un’attività che coinvolge in modo determinante anche le abilità “intellettuali” di risoluzione e ragionamento.
L’obiettivo è: diffondere l’orienteering nel territorio dell’Alta Valle del But tramite la creazione di un centro Federale di Orienteering. A questo proposito è in fase di definizione una convenzione fra la Direzione centrale risorse agricole, naturali e forestali della Regione FVG, il Comune di Paluzza, il Comitato regionale FISO e l’Unione Sportiva Aldo Moro, proprio per assicurare la realizzazione diretta di attività ed iniziative legate all’orientamento contestualizzate in questi incantevoli luoghi.
Il centro Federale di Orientamento della Fiso avrà sede presso il CeSFAM di Paluzza. Questa struttura sarà dotata dell’attrezzatura necessaria alla pratica dell’orienteering e gestita da uno staff tecnico qualificato. Oltre ad essere un punto di riferimento per l’orienteering a livello regionale, offrirà: servizi informativi e di conoscenza della disciplina; attività di base, di introduzione all’agonismo e di perfezionamento; corsi di formazione dei quadri tecnici; manifestazioni a livello promozionale e competitivo; disponibilità di strutture didattiche e anche logistiche (vitto e alloggio a prezzi contenuti).
Per gli atleti, cultori e amici dell’orientamento si aprono 4 nuovi impianti sportivi costituiti dai territori della Valle più interessanti dal punto di vista orientistico: Paluzza, Pramosio, Cleulis-Muses e Laghetti di Timau. Per gli abitanti e frequentatori di queste zone si apre la possibilità di conoscerle sotto un profilo diverso, approfondendone gli aspetti naturalistici o semplicemente praticando uno sport nuovo e piacevole. Per tutti si apre un centro che sarà nucleo attivo di energie, proposte, iniziative e contatti per valorizzare le risorse locali, diffondere l’orienteering e realizzare progetti a livelli sempre più alti.
Le prime attività in programma sono già iniziate: durante il primo weekend di settembre si sono svolti tre incontri aperti a tutti, appassionati sportivi e non della Valle. I diversi appuntamenti rientravano nell’ambito di un corso base mirato alla conoscenza generale dell’orienteering che si è articolato nelle giornate di venerdì 4 e sabato 5 settembre.
Durante la serata del venerdì, in una saletta conferenze del CeSFAM di Paluzza i partecipanti hanno incontrato lo staff tecnico formato da: Paolo Di Bert, responsabile formazione del Comitato FISO FVG; Aldo Genuzio, vice presidente Friuli MTB&O; il topografoPaolo Sbrizzi, responsabile della cartografia del Comitato regionale FISO e gli istruttori federali Michele Bertoni, Alessia Ciriani, Giacomo Crucil, Marco Genuzio, Michael e Nicolas Sbrizzi. Tra i presenti alcuni atleti e associati dell’US Aldo Moro con il Presidente Andrea Di Centa ed un buon numero di insegnanti delle scuole d’istruzione primaria locali. La serata si è aperta con una panoramica introduttiva sull’orienteering che ha presentato la disciplina nei suoi elementi principali. Successivamente ci si è soffermati sulla tematica del valore didattico e dei collegamenti multidisciplinari dell’orienteering per poi concludere con un approfondimento relativo alla cartografia e alle tecniche di rappresentazione del territorio. L’incontro si è svolto in un clima positivo che ha confermato da subito il vivace rapporto di collaborazione e intesa tra i soggetti e le persone coinvolte.
Parlando di orienteering ci si accorge subito quanto sia più difficile a dirsi che a farsi, quindi iniziare a praticarlo o quantomeno provare diventa spesso il miglior modo per capirne il funzionamento. Tanto più che, data la bellissima zona in cui ci si trovava, quelle giornate di settembre offrivano ancora qualche splendido cielo estivo che metteva davvero voglia di stare all’aria aperta.
Il giorno successivo ha offerto l’occasione per i partecipanti di sperimentare sul campo i concetti appresi la sera prima e di mettersi in gioco provando direttamente a particare l’orienteering: avanzare sul terreno con l’ausilio della carta e della bussola. Gli esercizi proposti dagli istruttori erano strutturati per introdurre alcuni degli elementi essenziali della disciplina in modo il più possibile chiaro e con diretti riferimenti al territorio in cui l’attività si è svolta.
Nella mattinata il gruppo si è ritrovato nella zona dei laghetti di Timau che è cartografata in funzione della variante Sci-O e presenta così una carta carente degli elementi particolari che esulano da sentieri e aree. Si è scelta proprio questa carta per impostare la prima lezione sui concetti generali della navigazione ed in particolare: orientare la carta con l’ausilio della bussola; scelta del percorso da punto a punto; morfologia del terreno e isoipse; valutazione delle distanze. Dopo una passeggiata dimostrativa con carta e bussola alla mano, in gruppi di 3 per ogni istruttore, gli allievi si sono cimentati in esercizi a stella e a farfalla..con ottimi rislutati! Il fatto che i partecipanti fossero adulti ha reso possibile l’innalzamento del livello delle lezioni anche a concetti come la rappresentazione tramite curve di livello e il riferimento al sistema magnetico e cardinale terrestre, di non facile comprensione per ragazzi e bambini (che costituiscono il pubblico a cui generalmente sono rivolte le attività di introduzione all’orientamento).
Cambio carta nel pomeriggio: il gruppo si ritrova nella zona dell’orto botanico di Paluzza. Il terreno, ricco di elementi caratteristici (cocuzzoli, piccoli edifici, buche, muretti, recinti, canalette..) e la scala 1:2500, appositamente scelta per l’occasione, hanno reso possibile una lezione approfondita di simbologia. Gli istruttori hanno accompagnato il gruppo in una passeggiata interrotta volutamente con numerose soste per osservare la corrispondenza degli elementi rappresentati sulla carta con quelli presenti nella realtà. Gli allievi hanno confermato la soddisfazione di ritrovare effettivamente gli elementi della carta nella realtà e viceversa; ecco una sensazione tipica da orientista: guardare il territorio ed immaginare la sua rappresentazione cartografica oppure, d’altro canto, leggere la carta ed immaginare il terreno. Scoprire che le due cose coincidano procura la piacevole sensazione di conoscenza e padronanza del territorio e la soddisfazione di aver compreso i procedimenti di lettura della carta.
Per finire lo staff ha predisposto un breve percorso che i partecipanti hanno intrapreso e portato a termine con successo. La sensazione generale è stata di uno scambio reciproco in cui lo staff tecnico ha scoperto e lavorato nei posti splendidi della Valle e in cui i partecipanti hanno conosciuto un nuovo sport e si sono messi alla prova giocando in casa.
Avete presente il comprensorio dell’Alta Valle del But? No?? Venite a scoprirlo cartina e bussola alla mano, prendendo parte alle iniziative del nuovissimo centro Federale!